Diario di un fotografo naturalista
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Re: Diario di un fotografo naturalista
Diario di un fotografo naturalista #13/05/2017
Fiero come una poiana
Seguo questa coppia di poiane da circa 1 anno e oggi, dopo aver cercato a lungo con il binocolo, ho trovato il nido. Non è stato facile, ma verificando i posatoi abituali ho visto che ad certo punto uno dei due adulti si è inoltrato nel bosco. Nel frattempo però sentivo un terzo verso, oltre quello degli adulti, che mi dava una certa indicazione di dove potesse essere il pullo, infatti dopo circa 1 ora di osservazione ho intravisto tra i rami frondosi una massa scura e quando il Sole ha fatto capolino tra le nubi si è intravisto del movimento (penso il capo del pullo). Si era proprio il nido, molto grande e alto, come grande è stata l'emozione della scoperta. Per non perdermi neanche un momento, tra il vociare degli adulti e il richiamo del pullo, non ho staccato il binocolo dagli occhi per almeno un ora, e avevo le spalle e le braccia intorpidite. Ma ne è valsa la pena.
A quel punto mi sono avvicinato con l'aiuto per poter osservare meglio ma sempre a distanza di sicurezza (credo un centinaio di metri) e ho trascorso un'altra ora a osservare i genitori poiana accorrere dal figlio quando questo chiamava. Sicuramente la prossima tappa sarà di monitorare il nido per riuscire a vedere l'involo del giovane e magari fare qualche scatto senza pretese (la distanza è troppa, ma non voglio assolutamente avvicinarmi).
Successivamente mi son dato all'esplorazione, sempre con il binocolo, e in una falesia poco vicina ho trovato un altro nido, questo però di corvo imperiale. Grande scoperta anche questa e per quel poco che ho visto sembra ancora esserci il pullo nel nido, in quanto uno degli adulti era proprio dentro, poi è volato via. Purtroppo questo nido è in un punto praticamente inaccessibile se non calandosi con delle corde, ma non è il caso quindi mi limiterò ad osservare con il binocolo, poi l'anno prossimo proverò a studiare meglio la situazione.
Che giornata!!!
La versione integrale...
Fiero come una poiana
Seguo questa coppia di poiane da circa 1 anno e oggi, dopo aver cercato a lungo con il binocolo, ho trovato il nido. Non è stato facile, ma verificando i posatoi abituali ho visto che ad certo punto uno dei due adulti si è inoltrato nel bosco. Nel frattempo però sentivo un terzo verso, oltre quello degli adulti, che mi dava una certa indicazione di dove potesse essere il pullo, infatti dopo circa 1 ora di osservazione ho intravisto tra i rami frondosi una massa scura e quando il Sole ha fatto capolino tra le nubi si è intravisto del movimento (penso il capo del pullo). Si era proprio il nido, molto grande e alto, come grande è stata l'emozione della scoperta. Per non perdermi neanche un momento, tra il vociare degli adulti e il richiamo del pullo, non ho staccato il binocolo dagli occhi per almeno un ora, e avevo le spalle e le braccia intorpidite. Ma ne è valsa la pena.
A quel punto mi sono avvicinato con l'aiuto per poter osservare meglio ma sempre a distanza di sicurezza (credo un centinaio di metri) e ho trascorso un'altra ora a osservare i genitori poiana accorrere dal figlio quando questo chiamava. Sicuramente la prossima tappa sarà di monitorare il nido per riuscire a vedere l'involo del giovane e magari fare qualche scatto senza pretese (la distanza è troppa, ma non voglio assolutamente avvicinarmi).
Successivamente mi son dato all'esplorazione, sempre con il binocolo, e in una falesia poco vicina ho trovato un altro nido, questo però di corvo imperiale. Grande scoperta anche questa e per quel poco che ho visto sembra ancora esserci il pullo nel nido, in quanto uno degli adulti era proprio dentro, poi è volato via. Purtroppo questo nido è in un punto praticamente inaccessibile se non calandosi con delle corde, ma non è il caso quindi mi limiterò ad osservare con il binocolo, poi l'anno prossimo proverò a studiare meglio la situazione.
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Re: Diario di un fotografo naturalista
Mammamia che racconto, ma sei bravissimo e hai ragione d'essere fiero almeno quanto la poiana della foto.
Complmenti vivissimi
Un saluto



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Fuji X-T2 + Fujinon stabilizzato!!!!
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Re: Diario di un fotografo naturalista
Urca, una poiana nikonista, il giallo delle zampe è identico a quello Nikon
Bellissima cattura e bel racconto.
Grazie
Daniele
Visto le distanze, che binocolo usi?




Bellissima cattura e bel racconto.
Grazie
Daniele
Visto le distanze, che binocolo usi?
Abbiamo aperto il nuovo canale Twitter fotoabc: utilizziamolo
Re: Diario di un fotografo naturalista
Giuseppe è un vero piacere seguire le tue avventure fotografico/naturalistiche.
Ottima cattura e soprattutto rimango incantatata dalla tua grande passione.
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Irene
Canon 5DmkIV - Canon 7D - Canon 16-35 f/4 IS - Canon 100-400 IS mkII - Canon macro 100 f/2.8 - Canon 50 f/1.8 II - Canon 35 f/2 IS - Samyang 12 mm f/2.8 fisheye - Canon 24-105 f/4 IS mkII
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Re: Diario di un fotografo naturalista
Grazie Beppe, sempre troppo buono

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Re: Diario di un fotografo naturalista
Giallo radiosveglia, anche stavolta ho preferito lo scatto silenzioso della ML.Canondal1980 ha scritto: ↑13/05/2017, 17:39Urca, una poiana nikonista, il giallo delle zampe è identico a quello Nikon![]()
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Bellissima cattura e bel racconto.
Grazie
Daniele
Visto le distanze, che binocolo usi?
Il binocolo è un cinese 7x 30

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Re: Diario di un fotografo naturalista
Grazie Irene e grazie a FotoABC per questa opportunità

Re: Diario di un fotografo naturalista
Ottimo racconto ..ti mancano solo le ali .
La prima camera è stata una Canon AT1. Poi Canon F1 con obiettivo 28 mm; 55 mm macro e 200 mm; che uso quando ho nostalgia; - una Canon EOS 400D con obiettivo zoom da 17- 55 mm e 70 - 300 mm IS stabilizzato. - Panasonic Lumix DMC - FZ38 HD.
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Re: Diario di un fotografo naturalista
Grazie Antonio!!
Magari ad avere le ali... Già mi ci vedo facendo stalking alle aquile con la fotocamera al collo
Magari ad avere le ali... Già mi ci vedo facendo stalking alle aquile con la fotocamera al collo

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Re: Diario di un fotografo naturalista
Diario di un fotografo naturalista #27/05/2017
Gheppio, un piccolo falco - parte 2
In questo periodo ho seguito sempre a distanza la coppia nidificante, ma un paio di settimane fa avevo visto degli arrampicatori nella falesia, e nonostante sia io un ex arrampicatore ero comunque infastidito per la situazione. Infatti il nido del gheppio è proprio su una via di riscaldamento che si usa spesso, così ho pensato che gli arrampicatori l'avrebbero sicuramente usata dando fastidio alla coppia di gheppi con i loro pulli. Così sconfortato sono andato via e sono tornato nei giorni successivi per verificare cosa era successo e, come immaginavo, dei gheppi non c'era traccia, o almeno io non li vedevo più. Giorno dopo giorno, prima di andare al lavoro, sono passato a controllare e i gheppi non si facevano vedere e questo confermava l'abbandono del nido da parte dei genitori. Quando succede questo i pulli vengono predati da altri uccelli (in questa falesia sono presenti cornacchie e taccole), ma ho visto grossi topi e anche volpi, sebbene quest'ultime sicuramente non riescano ad arrivare al nido.
Due giorni fa sono ritornato a controllare, anche se non ero molto fiducioso, ma sapete com'è la speranza è l'ultima a morire, così armato di binocolo controllo il nido e dopo qualche minuto vedo il maschio arrivare in velocità ed entrare nel nido!!!! Per fortuna il nido era salvo. Probabilmente quella via non è stata usata dagli arrampicatori, oppure la coppia di rapaci ha "resistito" alla presenza dell'uomo riuscendo a mantenere il nido. A quel punto mi sono organizzato per un appostamento e stamane poco prima dell'alba mi sono piazzato in cima alla falesia per cercare di fare qualche foto. Purtroppo l'ingresso del nido praticamente non si vede per come è conformata la roccia, così l'unica possibilità è usare la messa a fuoco manuale e andare a tentativi. Infatti dopo aver focheggiato su un punto della roccia e i primi arrivi del gheppio vedevo le foto sfocate, e dopo 4 o 5 aggiustamenti sono riuscito a trovare credo un buon punto per mettere a fuoco. Peccato però che il vento muovesse la vegetazione, infatti l'unica foto degna di questo nome sia comunque un po' offuscata, ma questo è il massimo di cui posso disporre al momento. Nei prossimi appostamenti eviterò di avere della vegetazione vicino o danti alla lente.
Qui la versione integrale del post.
Grazie
Gheppio, un piccolo falco - parte 2
In questo periodo ho seguito sempre a distanza la coppia nidificante, ma un paio di settimane fa avevo visto degli arrampicatori nella falesia, e nonostante sia io un ex arrampicatore ero comunque infastidito per la situazione. Infatti il nido del gheppio è proprio su una via di riscaldamento che si usa spesso, così ho pensato che gli arrampicatori l'avrebbero sicuramente usata dando fastidio alla coppia di gheppi con i loro pulli. Così sconfortato sono andato via e sono tornato nei giorni successivi per verificare cosa era successo e, come immaginavo, dei gheppi non c'era traccia, o almeno io non li vedevo più. Giorno dopo giorno, prima di andare al lavoro, sono passato a controllare e i gheppi non si facevano vedere e questo confermava l'abbandono del nido da parte dei genitori. Quando succede questo i pulli vengono predati da altri uccelli (in questa falesia sono presenti cornacchie e taccole), ma ho visto grossi topi e anche volpi, sebbene quest'ultime sicuramente non riescano ad arrivare al nido.
Due giorni fa sono ritornato a controllare, anche se non ero molto fiducioso, ma sapete com'è la speranza è l'ultima a morire, così armato di binocolo controllo il nido e dopo qualche minuto vedo il maschio arrivare in velocità ed entrare nel nido!!!! Per fortuna il nido era salvo. Probabilmente quella via non è stata usata dagli arrampicatori, oppure la coppia di rapaci ha "resistito" alla presenza dell'uomo riuscendo a mantenere il nido. A quel punto mi sono organizzato per un appostamento e stamane poco prima dell'alba mi sono piazzato in cima alla falesia per cercare di fare qualche foto. Purtroppo l'ingresso del nido praticamente non si vede per come è conformata la roccia, così l'unica possibilità è usare la messa a fuoco manuale e andare a tentativi. Infatti dopo aver focheggiato su un punto della roccia e i primi arrivi del gheppio vedevo le foto sfocate, e dopo 4 o 5 aggiustamenti sono riuscito a trovare credo un buon punto per mettere a fuoco. Peccato però che il vento muovesse la vegetazione, infatti l'unica foto degna di questo nome sia comunque un po' offuscata, ma questo è il massimo di cui posso disporre al momento. Nei prossimi appostamenti eviterò di avere della vegetazione vicino o danti alla lente.
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