Diario di un fotografo naturalista
- Canondal1980
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Re: Diario di un fotografo naturalista
Bravissimo, ottimo lavoro, la prossima volta posta pure in topic la foto dell'oggetto del reportage anche se già presente in gallery, ne sarebbe il naturale completamento.
Abbiamo aperto il nuovo canale Twitter fotoabc: utilizziamolo
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Re: Diario di un fotografo naturalista
Con in capanno mobile mai avuto problemi, ma mi hanno impedito di fare foto con la fotocamera (ma con il cellulare avrei potuto) presso uno scavo archeologico romano...Irenix ha scritto: ↑24/04/2017, 21:15È che siamo un paese balordo, semmai a un fotoamatore sono capaci di rompere le balle, penso ai vigili che nelle città ti rompono le scatole se usi il cavalletto perché è occupazione di suolo pubblicoGundamRX91 ha scritto: ↑24/04/2017, 21:00Dimenticavo... Una volta eravamo appostati in un terreno privato (il proprietario aveva dato il consenso), e mentre eravamo intenti a fotografare una civetta arriva una pattuglia della forestale che chiede cosa stavamo facendo (pensavano fossimo cacciatori), ma dopo aver spiegato tutto si sono tranquillizzati, dandoci pure utili informazioni per altre specie che ci interessavano. In questi caso l'onestà credo paghi sempre![]()
e gli abusivi fanno quello che gli pare impuniti.
Mi chiedevo se tu avessi vissuto esperienze così paradossali usando un semplice capanno mobile.

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Re: Diario di un fotografo naturalista
Ok Daniele, grazieCanondal1980 ha scritto: ↑24/04/2017, 22:32Bravissimo, ottimo lavoro, la prossima volta posta pure in topic la foto dell'oggetto del reportage anche se già presente in gallery, ne sarebbe il naturale completamento.

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Re: Diario di un fotografo naturalista
Grazie mille Antonio

Re: Diario di un fotografo naturalista


Un cordiale saluto
Fuji X-T2 + Fujinon stabilizzato!!!!
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Re: Diario di un fotografo naturalista
Diario di un fotografo naturalista #01/05/2017
Gheppio, un piccolo falco
Nonostante le dimensioni è sempre un falco, ovvero un abile predatore dei cieli tra i più comuni in Italia e anche in Sardegna. Nello specifico qui possiamo trovarlo anche nei pressi delle città, segno del grande adattamento che la Natura opera per sopravvivere, ma è nel loro ambiente naturale che mi piace osservarli e fotografarli.
Da circa due anni sto seguendo una coppia di gheppio che nidifica in una falesia vicino la mia città. Apro una parentesi: normalmente non darò delle precise indicazioni di dove si trovano le specie osservate, soprattutto se si tratta di nidi, in primo luogo perché c'è una legge regionale che lo vieta, e in secondo luogo ,ma direi soprattutto, per la salvaguardia degli animali stessi da parte di umani poco intelligenti che volessero andare a disturbarli, come già successo purtroppo.
Comunque questa coppia di falchi nidifica in una falesia non molto grande e abbastanza accessibile, ma i primi tempi mi mantengo a grossa distanza e studio i movimenti con il binocolo (vedi foto sopra) per capire dove verrà fatto il nido. Lo scorso anno mi hanno spiazzato scegliendo un altro punto della falesia praticamente inaccessibile, al contrario di due anni fa che invece avevano nidificato in un punto "storico" (per storico intendo usato spesso).
Quest'anno invece hanno cambiato ancora, probabilmente perché disturbati dalla presenza dell'uomo, ma molto probabilmente per la grossa colonia di taccole presente nella falesia e che li disturba continuamente (e qualcuno potrebbe anche dire che le taccole hanno ragione, visto che i loro piccoli potrebbero essere preda del gheppio). Comunque se questo nido sarà confermato penso di avere la possibilità di fare qualche foto interessante, soprattutto l'arrivo al nido visto di lato.
A presto
PS. Qui la versione integrale
Gheppio, un piccolo falco
Nonostante le dimensioni è sempre un falco, ovvero un abile predatore dei cieli tra i più comuni in Italia e anche in Sardegna. Nello specifico qui possiamo trovarlo anche nei pressi delle città, segno del grande adattamento che la Natura opera per sopravvivere, ma è nel loro ambiente naturale che mi piace osservarli e fotografarli.
Da circa due anni sto seguendo una coppia di gheppio che nidifica in una falesia vicino la mia città. Apro una parentesi: normalmente non darò delle precise indicazioni di dove si trovano le specie osservate, soprattutto se si tratta di nidi, in primo luogo perché c'è una legge regionale che lo vieta, e in secondo luogo ,ma direi soprattutto, per la salvaguardia degli animali stessi da parte di umani poco intelligenti che volessero andare a disturbarli, come già successo purtroppo.
Comunque questa coppia di falchi nidifica in una falesia non molto grande e abbastanza accessibile, ma i primi tempi mi mantengo a grossa distanza e studio i movimenti con il binocolo (vedi foto sopra) per capire dove verrà fatto il nido. Lo scorso anno mi hanno spiazzato scegliendo un altro punto della falesia praticamente inaccessibile, al contrario di due anni fa che invece avevano nidificato in un punto "storico" (per storico intendo usato spesso).
Quest'anno invece hanno cambiato ancora, probabilmente perché disturbati dalla presenza dell'uomo, ma molto probabilmente per la grossa colonia di taccole presente nella falesia e che li disturba continuamente (e qualcuno potrebbe anche dire che le taccole hanno ragione, visto che i loro piccoli potrebbero essere preda del gheppio). Comunque se questo nido sarà confermato penso di avere la possibilità di fare qualche foto interessante, soprattutto l'arrivo al nido visto di lato.
A presto
PS. Qui la versione integrale
Re: Diario di un fotografo naturalista
Giuseppe ..... ci tieni sulle spine ... attenderemo con passione gli aggiornamenti su questa splendida avventura.
Irene
Canon 5DmkIV - Canon 7D - Canon 16-35 f/4 IS - Canon 100-400 IS mkII - Canon macro 100 f/2.8 - Canon 50 f/1.8 II - Canon 35 f/2 IS - Samyang 12 mm f/2.8 fisheye - Canon 24-105 f/4 IS mkII
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Re: Diario di un fotografo naturalista
Irene, spero di avere buone notizie, anche se qualche paura ce l'ho perché ho visto che il nido scelto è praticamente su una via di arrampicata e conoscendola bene, visto che in passato ci andavo spesso proprio ad arrampicare, i falchi non hanno fatto una scelta felice. Mi auguro solo che gli scalatori vadano altrove... 

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Re: Diario di un fotografo naturalista
Diario di un fotografo naturalista #06/05/2017
Oggi con degli amici abbiamo tentato un appostamento per gli occhioni, uccello particolarmente sfuggente. Come sempre non ci perdiamo d'animo e partiamo pensando anche che quasi sicuramente ci saranno i daini.
Così inizia l'avventura con un appuntamento alle 4.30 per essere alle 5.30 dentro i capanni. Il luogo lo conosciamo ma ancora non avevamo avuto la possibilità di andarci, così attendiamo con ansia che sorga il Sole, ma... Inizia a piovere!! Le previsioni meteo erano piuttosto buone, con qualche nuvola sparsa, mentre alla fine il cielo era completamente coperto e ogni tanto pioveva. Comunque dentro i capanni la pioggia non entra e attendiamo fiduciosi che gli occhioni si facciano vedere. Dopo circa un'ora arrivano dei cavalli, ma degli occhioni non c'è traccia, poi da lontano si vedono dei daini e qui i cuori si scaldano... peccato che rimarranno sempre molto lontani....
e si inizia a chiaccherare, sottovoce, di etica nella fotografia e di fotocamere (che novità....) perché altrimenti ci si addormenta.
Poi all'improvviso passa un cinghiale e qui provo a "inseguirlo"...
ma con scarso successo, così che alla fine dopo quattro ore di appostamento si decide di andare via, e cosa troviamo? Un civetta su un rudere che ci guarda senza la minima preoccupazione e si fa fotografare come se fosse una modella, infatti facciamo qualche scatto ma poi andiamo via per non darle troppo fastidio.
Intanto gli occhioni li sentiamo solo in lontananza....
E così termina questo appostamento che, nonostante non ci abbia permesso di fotografare l'occhione, ci ha comunque fatto passare qualche ora nella Natura e regalato qualche scatto inaspettato.
Se volete sapere che "voce" ha l'occhione qui la trovate, mentre qui trovate il post integrale.
Oggi con degli amici abbiamo tentato un appostamento per gli occhioni, uccello particolarmente sfuggente. Come sempre non ci perdiamo d'animo e partiamo pensando anche che quasi sicuramente ci saranno i daini.
Così inizia l'avventura con un appuntamento alle 4.30 per essere alle 5.30 dentro i capanni. Il luogo lo conosciamo ma ancora non avevamo avuto la possibilità di andarci, così attendiamo con ansia che sorga il Sole, ma... Inizia a piovere!! Le previsioni meteo erano piuttosto buone, con qualche nuvola sparsa, mentre alla fine il cielo era completamente coperto e ogni tanto pioveva. Comunque dentro i capanni la pioggia non entra e attendiamo fiduciosi che gli occhioni si facciano vedere. Dopo circa un'ora arrivano dei cavalli, ma degli occhioni non c'è traccia, poi da lontano si vedono dei daini e qui i cuori si scaldano... peccato che rimarranno sempre molto lontani....
e si inizia a chiaccherare, sottovoce, di etica nella fotografia e di fotocamere (che novità....) perché altrimenti ci si addormenta.
Poi all'improvviso passa un cinghiale e qui provo a "inseguirlo"...
ma con scarso successo, così che alla fine dopo quattro ore di appostamento si decide di andare via, e cosa troviamo? Un civetta su un rudere che ci guarda senza la minima preoccupazione e si fa fotografare come se fosse una modella, infatti facciamo qualche scatto ma poi andiamo via per non darle troppo fastidio.
Intanto gli occhioni li sentiamo solo in lontananza....
E così termina questo appostamento che, nonostante non ci abbia permesso di fotografare l'occhione, ci ha comunque fatto passare qualche ora nella Natura e regalato qualche scatto inaspettato.
Se volete sapere che "voce" ha l'occhione qui la trovate, mentre qui trovate il post integrale.
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